Amazon, Google e Facebook hanno anche contribuito a finanziare la campagna per rovesciare Roe negli Stati Uniti. L’articolo dal 2022:
How Amazon, Google, and Facebook Helped Fund the Campaign to Overturn Roe
Altrettanto indiscutibile è che i professori se ne freghino generalmente. Infatti, se da una parte non prevedono mai momenti di utilizzo proficuo e ragionato di questi strumenti (avocando dalla finalità del loro ruolo), dall’altra incentivano i ragazzi a utilizzarli (dall’ “andatevi a vedere questo argomento su google” al semplice “i compiti li trovate sul registro elettronico”).
Sono pienamente d’accordo, ed è un problema enorme. Il modo in cui questo software viene utilizzato è una cosa, un’altra cosa è chi crea questo software. Facebook, Google, Apple, Microsoft sono anche gli unici fornitori nelle istituzioni educative.
A mio modesto parere, l’uso dei media moderni nelle scuole dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze e ai bisogni dei bambini, ma con altri software liberi, non con ‘big tech’. Sembra che ciò richieda innanzitutto la sensibilizzazione dei genitori e degli insegnanti.
Ho appena letto un articolo su una questione simile. Non ci sono risposte semplici, e forse stiamo ponendo le domande sbagliate?
Stop agli smartphone in classe. E se il problema fossero gli adulti?
Le indicazioni del ministero dell’Istruzione e del Merito in linea con la prassi europea sono forse rassicuranti, ma non risolvono il problema. Anche perché è una questione che forse riguarda di più i genitori e i docenti che i ragazzi
I don’t speak this language and have no idea of this culture, but as always we must be careful as any literal translation from one language into another often conveys a different meaning, even when the words are the same.
Among others, the Tourism New Zealand website says about the haka and its origin:
Today, haka is used as a sign of respect and is performed on important occasions, such as sporting events, weddings, funerals, and powhiri (a traditional welcome).
Lorde performs one of her songs also in Maori (the song’s OV is in English, the song is called ‘Solar Power’). You may also be in interested in Olivia Foa’i, a singer who also performs in Gagana Tokelau, the indigenous language of Tokelau, a collection of atolls between Australia and Hawaii, and in this story.
Appena letto l’articolo nel Post:
Come passare meno tempo allo smartphone
Tecniche fisiche e psicologiche di chi ci ha ragionato e ci ha provato, raccontando spesso di averne tratto giovamento
Attualmente sto leggendo “Data Grab”, il nuovo llibro scritto da Ulises A. Mejias e Nick Couldry. Molto interessante. Si base sul loro libro “The cost of connection” (scritto nel 2019) e offre molte nuove scoperte a causa di nuovi sviluppi tecnologici. Per esempio, gli autori sostengono che l’hype intorno l’intelligenza artificiale ha servito come una distrazione dai processi di furto e la manifestazione di una narrazione che i creatori di questi strumenti dipendono da questi furti.