Il CEO di Oracle, il quinto uomo più ricco al mondo, lancia la sua entusiasmante visione: la tecnosorveglianza che non dorme mai
I piani di Larry Ellison per migliorare la società: controllo totale, registrazione continua di tutto ciò che accade e che le persone fanno, analizzato nei datacenter di Oracle. “I cittadini si comporteranno al meglio, perché stiamo costantemente registrando e segnalando tutto ciò che accade”.
https://www.404media.co/larry-ellisons-ai-powered-surveillance-dystopia-is-already-here/
@filobus mah… Il capitalismo esiste da un peto di tempo, mentre il fascino per l’eroe dotato di caratteristiche fuori dal comune è un tratto sociologico atavico e trasversale alle diverse culture.
Quindi direi proprio di no. Non c’entra il fatto di essere tecno o bilionari… e neanche il capitalismo.
@eticadigitale
@informapirata @eticadigitale non è che mi voglio mettere nel semi mainstream capitalismo e tecnobilionari bhuu, però mi sembra l’evoluzione naturale dei due fenomeni, ora
Prima era un Agnelli, un Ferrari o metti chi vuoi, ora sono i “leader” capitalistico tecnologici (non solo tecnologici, un Torvalds se lo filano solo i geek)
Aggiungi una decadenza di altri tipi di leader, ad es la politica fornisce solo un Trump
E aggiungi il ruolo salvifico che ha la tecnologia (vd cambiamento climatico)
@filobus @informapirata @eticadigitale aggiungi il comunismo ed i socialismo reale dei vari dittatori con controllo violento dei mezzi di comunicazione e delle vite delle persone e avrai lo stesso risultato.
Tutte aberrazioni. Mi sento cmq di affermare che la libertà di mercato è preferibile a qualsiasi forma di centralismo.
@Atena
è una mia opinione,
alcune cose non dovrebbero essere regolate dal libero mercato.
acqua,
sanità,
istruzione,
infrastrutture,
strade,
ecc…
dovrebbero essere controllate dallo stato, magari con cariche elettive.
il libero mercato, allo stato attuale dell’arte, è predatorio, annienta e sfrutta i cittadini.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale l’ abominio e la ragione della mancata crescita italiana da trent’anni sta proprio nelle cariche politiche inserite all’ interno di settori che dovrebbero essere liberalizzati. Lo Stato in Italia controlla l’ 80 % dell’ economia con le sue partecipate, quindi già c’è quello che citi e non direi proprio che siano amministrate a dovere. La politica non sa nulla del mondo reale, del lavoro e di creazione di sviluppo e ricchezza.
@Atena
le partecipate non sono libero mercato e non sono amministrate dallo stato.
hanno amministratori imposti dalla politica pagati uno sproposito.
agiscono come aziende private quando fanno profitti e come aziende pubbliche se hanno delle perdite.
eni, enel, ferrovie, ecc…
andrebbero tolte dal mercato libero e dalla borsa.
un’azienda pubblica non dovrebbe fare extraprofitti, come è accaduto lo scorso anno, solo perché è quotata in borsa.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale la golden share cos’ è?
E poi anche basta con questa retorica sul profitto…ma se non guadagni come li copri i costi? Bisogna finirla anche con lo stigma che chi inventa, produce e crea ricchezza, per invidia sociale non possa goderne.
Inoltre lo Stato da quegli stessi profitti ricava tasse
@Atena
mi ero dimenticato della golden share.
allo stato attuale dell’arte, in italia, è un sistema per piazzare amici e conoscenti in quota dei partito di maggioranza.
non serve ad altro.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale allora lo vedi che vieni al mio punto? La politica deve stare fuori dall’ economia perché distorsiva, corrotta, inefficiente, incompetente e dannosa.
@Atena
ma il punto è esattamente questo,
il profitto è giusto per un’azienda privata.
suo il capitale, suo il rischio e suo il guadagno.
alcuni settori che interagiscono su interessi pubblici, cioè di tutti i cittadini, non dovrebbero essere controllati dai privati, ma controllati dallo stato.
la sanità è uno di questo.
trovo che gli amministratori dovrebbero essere eletti ed essere responsabili delle decisioni prese,
cosa che non succede.
@filobus @informapirata @eticadigitale
@sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale come fai a concorrere se hai aziende sussidiate e controllate da gente nominata dalla politica? Allora dì che vuoi un’ economia collettivista e fai prima 🙂
@Atena in realtà, le grandi holding pubbliche Eni, Leonardo, Terna, Enel e Fincantieri e il loro indotto sono la cosa che funziona meglio in Italia insieme alle aziende dell’indotto metalmeccanico tedesco.
Quindi ci andrei piano con il criticare l’industria di stato. Quello che ci manca è un’industria vera, non dipendente dai capricci della politica, che -attenzione non agisce direttamente sull’industria, ma lo fa tramite la propria presenza nelle banche
@sevensnd @filobus @eticadigitale
@informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale fiore all’ occhiello italiano, ma abbiamo avuto in passato anche dei bei cancri: Alitalia su tutto. In realtà non abbiamo mai sperimentato le stesse eccellenze in chiave privata qui perché di grande imprenditoria ce n’è poca
@Atena purtroppo trasporti e infrastrutture di trasporto sono settori estremamente critici. Non solo Alitalia, ma anche Trenitalia, Autostrade, municipalizzate dell’energia e dell’acqua, presentano una predisposizione al clientelismo che in Italia è sistemica e pertanto soggetta al carattere predatorio che, per la stragrande maggioranza, caratterizza la cosiddetta imprenditoria italiana
@sevensnd @filobus @eticadigitale
@informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale non c’entra l’ imprenditoria ma lo statalismo che permette ai dirigenti nominati dalla politica di gestire imprese che dovrebbero rispondere alla libera concorrenza e che al contrario, sussidiate dallo Stato operano a danno dei cittadini e dello sviluppo
@Atena @informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale parlare di “grande imprenditoria” è fuori dal tempo, eccettuati taluni singoli casi, la grande impresa (società di capitali quotate) hanno ormai una separazione tra proprietà e controllo, tra azionisti e managers. L’idea del capitano d’industria è fuori dal tempo direi da Berle e Means del 1932. Ciò che può mancare, sia nel privato che nel pubblico, è una buona governance.
@marcopierini @informapirata @sevensnd @filobus @eticadigitale prima della governance serve innovazione, tecnologia, scienza e conoscenza delle nuove frontiere di mercato. La governance serve dopo a mantenere una gestione efficiente e ad affrontare sempre nuove sfide
@marcopierini se ci pensi, l’Italia è quel paese in cui per definire la governance è necessario utilizzare un termine inglese, proveniente dalle lingue neolatine, Che significa nient’altro che “governo”.
Ma da noi la parola governo è ormai sinonimo di anarchia fancazzista di chi dispone del potere… 😁
@Atena @sevensnd @filobus @eticadigitale
@sevensnd @Atena @filobus @informapirata @eticadigitale
Concordo ma chi lavora nel pubblico deve essere licenziato d’ufficio senza ricorsi senza agevolazioni senza altri benefit dopo n non conformità. Lui e il suo superiore manchevole.
Ne ho viste abbastanza di persona per credere che possa funzionare altrimenti
@giuda @sevensnd @filobus @informapirata @eticadigitale sono controcorrente ma non importa: allo Stato lascerei solo Difesa e sanità, istruzione libera con i voucher per le famiglie
@Atena l’istruzione pubblica gestita dallo stato è il prerequisito per ottenere una democrazia compiuta
@giuda @sevensnd @filobus @eticadigitale
@informapirata @giuda @sevensnd @filobus @eticadigitale non sono d’accordo. Il sistema di voucher per me lo è. Abbiamo un sistema scolastico arretrato e i risultati dei nostri studenti sono scarsi comparati a quelli esteri. La scuola è concepita per il lavoro degli insegnanti non per la formazione degli studenti
@Atena @informapirata @giuda @sevensnd @eticadigitale scuola privata no grazie
Non che quella pubblica non abbia anche grossi problemi, ma la privata è bella fuori brutta dentro
La scuola ha bisogno di non più riforme ogni 6 mesi, cambio di nomi, procedure e pifferi vari, ma ministri e leggi che lavorino invece di marcare il territorio con una nuova riforma
@Atena la libertà di mercato comporta regole draconiane che regolino:
- concorrenza
- antitrust
- lobbying
- porte girevoli
- whistleblowing
- tutela del diritto civile e commerciale
- fiscalità efficiente
- tutela del consumatore
- tutela dell’interesse nazionale (quello vero, da non confondersi con la tutela degli interessi degli esponenti del governo Pro tempore)
Chi parla di libertà di mercato, spesso non intende la libertà di mercato cui pensi tu… 😁
@filobus @eticadigitale
@filobus sì ma è chiaro che i modelli di riferimento risentano della moda del proprio tempo.
Quello che volevo dire è che l’idolatria dell’uomo straordinario è un comportamento sociale “naturale”
(così come la non idolatria è un comportamento che viene “naturalmente” considerato antisociale. Quindi, occhio! 👁 )
@eticadigitale
@informapirata @eticadigitale si è chiaro, però perché insisto: non ridurrei la cosa a moda, sono movimenti culturali e sociali che hanno una seria influenza anche sul come viviamo, e a differenza di una volta anche molto molto più pervasivi
I magnati e le megacompagnie hanno mezzi economici e tecnologici, di potere, che i vecchi idoli e vecchi potenti si sognavano, come ben sai
(Siamo forse meno ingenui, ma non so se è vero, e sicuramente non basta)
@filobus sì sicuramente esistono molti più mezzi che consentono a questi soggetti di diffondere quello che vogliono. Basta pensare al “pensiero” che sta dietro al movimento dell’altruismo efficace
@eticadigitale